Accupai!

Camminavo a 10 km all’ora, ncupunata ca manco se fossimo stati nella Bielorussia più cruenta e oggi ad Alesssandria c’era bellu suli siculo e con una borsa ca pareva contenesse dui picciriddi obesi di otto anni all’uno.
Con la spalla atrofizzata per il peso eccessivo della mia borsa mi fermo finalmente in un beato semaforo pedonale; ero tutta accaldata e, ribadisco, ncupunata comu na scimunita; poso la borsa per dare sollievo alla mia spalla scomposta e mi scappa un “accupai”. Vicino a me un cristiano sulla sessantina mi guarda con gli occhi pieni di giubilo magico e mi dice: – oggi s’accupa! In quell’”oggi s’accupa” io ho visto la presenza della Mano di Dio sulla mia testa, che mi dice:- bella mia devi sgobbare e schiattare, ma ogni tanto qualche aiutino io te lo mando.
– Ma che ci fai qui?
– È la lunga storia di un algoritmo, comunque non lo so che ci faccio.
Lui era Saro, gelataio di Paternò immigrato vent’anni fa.
E ancora, quannu avi cauru, accupa!

 

Giusi Lo Bianco

Eta est solliciti plena timoris amor!

È seduta di fronte a me, ne percepisco l’ansia, è un’anima inquieta e irrequieta. Qualcosa la preoccupa. Avrà circa 16 anni, 2 occhi verdi e grandi e i capelli spettinati. Se li può permettere, è bellissima, forse spettinata lo è ancora di più. È fragile. Ha la testa bassa, guarda quel telefono, aspetterà una sua risposta. Non arriva. Scrive, scrive ancora. Io la vorrei abbracciare e le vorrei dire tante di quelle cose. Sto in silenzio sperando che dal Cielo le giunga ogni sorta di benedizione. Respira affannosamente. Il suo volto all’improvviso cambia, sorride! Ora ha gli occhi quasi lucidi, le ridono. Stringe il telefono tra le mani, rilassa la testa all’indietro. Adesso lei è felice e io lo sono per lei. Il cuore mi batte. Forse ha lo stesso ritmo del suo.
Le dico: – si è fatto attendere troppo?
Mi sorride e mi risponde di sì.
Vorrei dirle tutto quello che so sull’amore. Non lo faccio.
– Come ti chiami, le chiedo.
– Anna, mi risponde.
– Anna, cosa sai dell’amore?
– Roberto. Questo è tutto quello che so dell’amore.
Era est solliciti plena timoris amor!

Giusi Lo Bianco